Battaglia di Satala parte delle guerre romano-persiane e della Campagna sasanide di Galerio | |||
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Dettaglio dell'attacco di Galerio a Narseh nell'Arco di Galerio a Tessalonica, Grecia | |||
Data | 298 | ||
Luogo | Ignoto - forse la regione Fasiana dell'Armenia | ||
Esito | Decisiva vittoria romana[1]: Trattato di Nisibis | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La Battaglia di Satala fu combattuta nel 298, in Armenia, tra le armate dell'Impero romano sotto il comando del tetrarca Galerio e le armate dell'Impero sasanide di Persia condotto dallo scià Narseh (Narsete). La battaglia si risolse in una netta vittoria per l'esercito romano, che annientò quasi completamente l'esercito persiano. I Romani ottennero una quantità enorme di bottino dagli sconfitti Persiani, e fecero inoltre prigioniera la moglie principale di Narseh. La campagna si concluse con un trattato di pace molto favorevole per Roma, con la Persia che le cedette un territorio considerevole.